"Si cara, rimarrai fino alle quattro perchè adesso la mamma ti accompagna a scuola in motorino poi torna a casa e parcheggia il motorino per prendere la macchina ed andare al nido per il primo giorno d'inserimento di tua sorella, poi tornerà a casa mollerà la macchina in strada e la nanna piccola tra le braccia della nonna, riprenderà il motorino e si precipiterà al lavoro dove concluderà la giornata due ore più tardi per recuperare il permesso della mattina"
" Certo mamma, che vita!"
La nana piccola ha iniziato oggi il suo inserimento al nido, ha varcato la soglia di un luogo magico, pieno di disegni colorati, cuscini morbidi, giochini di legno e donne sconosciute che la chiamavano per nome e la invitavano a giocare., ma lei è furba, si ferma al centro della stanza, si guarda intorno corrugando la fronte chiedendosi "dov'è il trucco? Beh, io tanto per stare tranquilla la maglietta della mamma non la mollo e se proprio devo allontanarmi per andare a toccare quelle meravigliose palline di legno colorate sto ben attenta a non perderla di vista un secondo!"
La nana piccola ha una maestra che si chiama Lucia, che è dolce e tranquilla, ha tanta esperienza e mi guarda fiduciosa "ce la facciamo".
Si lo so, ce la facciamo, l'ho già vissuto con la nana grande, però io questo periodo lo odio, perchè a Settembre sei triste perchè le vacanze sono finite, perchè di tornare al lavoro non hai voglia, perchè mandar avanti il solito tran tran di una famiglia di 4 persone è diventato faticoso, perchè devi ancora trovare una baby sitter e non sarà una cosa facile, ed in mezzo a tutto questo non è piacevole tirar giù dal letto una nana grande che ti supplica di rimanere ancora un pò a dormire o fingere indifferenza quando la nana piccola strillerà ogni mattina quando la lascerò al nido...
Perchè la schiacciata con l'uva? Non lo so, anzi forse si: non mi piace, come non mi piace questo periodo dell'anno, ma mi è arrivato a casa un grappolo d'uva da una cugina che ad impastare non ci pensava proprio, mia madre, che invece adora questo dolce, mi ha ordinato di prepararla ed io che in questo momento ho disperatamente bisogno di lei non mi sogno neanche di contraddirla!
La ricetta viene dritta dritta da "Il libro della vera cucina fiorentina" di Paolo Petroni.
1 Kg circa di chicchi d'uva (Cannaiolo)
400 gr. farina 0
25 gr. lievito di birra
200 gr. zucchero
olio d'oliva
sale
Fare lievitare per circa un'ora poi riprendete la pasta e stendetela in una sfoglia molto sottile (come per fare le tagliatelle).
Ungete una teglia bassa con l'olio, sistemate la pasta lasciando la parte eccedente fuori dai bordi, distribuire circa 700 gr. di chicchi d'uva lavati ed asciugati, cospargere con due cucchiai di zucchero e due d'olio. Ricoprire l'uva con la pasta eccedente ed aggiungete l'uva rimasta e poi ancora due cucchiai d'olio e due di zucchero.
Infornate a 180° per circa un'ora.