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martedì 15 settembre 2009

Settembre, schiacciata con l'uva... e si ricomincia

La nana grande è al suo secondo giorno di scuola, affronta l'ultimo anno di materna con l'aria spavalda di chi sa ormai come va il mondo, ma se ti fermi un secondo ti guarda con occhi da cerbiatta e ti dice "ma devo proprio rimanere fino alle quattro?

"Si cara, rimarrai fino alle quattro perchè adesso la mamma ti accompagna a scuola in motorino poi torna a casa e parcheggia il motorino per prendere la macchina ed andare al nido per il primo giorno d'inserimento di tua sorella, poi tornerà a casa mollerà la macchina in strada e la nanna piccola tra le braccia della nonna, riprenderà il motorino e si precipiterà al lavoro dove concluderà la giornata due ore più tardi per recuperare il permesso della mattina"

" Certo mamma, che vita!"

La nana piccola ha iniziato oggi il suo inserimento al nido, ha varcato la soglia di un luogo magico, pieno di disegni colorati, cuscini morbidi, giochini di legno e donne sconosciute che la chiamavano per nome e la invitavano a giocare., ma lei è furba, si ferma al centro della stanza, si guarda intorno corrugando la fronte chiedendosi "dov'è il trucco? Beh, io tanto per stare tranquilla la maglietta della mamma non la mollo e se proprio devo allontanarmi per andare a toccare quelle meravigliose palline di legno colorate sto ben attenta a non perderla di vista un secondo!"

La nana piccola ha una maestra che si chiama Lucia, che è dolce e tranquilla, ha tanta esperienza e mi guarda fiduciosa "ce la facciamo".

Si lo so, ce la facciamo, l'ho già vissuto con la nana grande, però io questo periodo lo odio, perchè a Settembre sei triste perchè le vacanze sono finite, perchè di tornare al lavoro non hai voglia, perchè mandar avanti il solito tran tran di una famiglia di 4 persone è diventato faticoso, perchè devi ancora trovare una baby sitter e non sarà una cosa facile, ed in mezzo a tutto questo non è piacevole tirar giù dal letto una nana grande che ti supplica di rimanere ancora un pò a dormire o fingere indifferenza quando la nana piccola strillerà ogni mattina quando la lascerò al nido...

Perchè la schiacciata con l'uva? Non lo so, anzi forse si: non mi piace, come non mi piace questo periodo dell'anno, ma mi è arrivato a casa un grappolo d'uva da una cugina che ad impastare non ci pensava proprio, mia madre, che invece adora questo dolce, mi ha ordinato di prepararla ed io che in questo momento ho disperatamente bisogno di lei non mi sogno neanche di contraddirla!

La ricetta viene dritta dritta da "Il libro della vera cucina fiorentina" di Paolo Petroni.

1 Kg circa di chicchi d'uva (Cannaiolo)
400 gr. farina 0
25 gr. lievito di birra
200 gr. zucchero
olio d'oliva
sale

Fate sciogliere il lievito in mezzo bicchiere d'acqua tiepida. Mettete nell'impastatrice la farina, 4 cucchiai d'olio, 4 cucchiai di zucchero ed una presa di sale. Aggiungete il lievito e lavorare fino ad ottenere un impasto liscio ed elastico (aggiungete l'acqua necessaria poco a poco).
Fare lievitare per circa un'ora poi riprendete la pasta e stendetela in una sfoglia molto sottile (come per fare le tagliatelle).
Ungete una teglia bassa con l'olio, sistemate la pasta lasciando la parte eccedente fuori dai bordi, distribuire circa 700 gr. di chicchi d'uva lavati ed asciugati, cospargere con due cucchiai di zucchero e due d'olio. Ricoprire l'uva con la pasta eccedente ed aggiungete l'uva rimasta e poi ancora due cucchiai d'olio e due di zucchero.
Infornate a 180° per circa un'ora.

venerdì 8 agosto 2008

La panzanella



La panzanella è la regina della tavola in questo periodo! Con due bimbe piccole ed un trasloco da organizzare il tempo da dedicare alla cucina è decisamente poco e poi diciamo la verità con queste temperature accendere i fuochi è veramente un gesto da coraggiosi... o masochisti.

Vi riporto la ricetta classica e naturalmente, come per tutte le ricette tradizionali, ognuno ha la sua versione :-)

Ingredienti per 6 persone (come antipasto)
600 gr. di pane toscano raffermo
6 pomodori maturi (per insalata)
3 cipolle rosse
2 cetrioli
basilico
olio d'oliva
aceto di vino rosso

Tagliare il pane a fette spesse e metterlo a bagno in acqua fredda.
Strizzare bene il pane e metterlo in una zuppiera sbriciolandolo leggermente. Aggiungete tutte le verdure affettate ed il basilico. Condite con sale ed abbondante olio extravegine d'oliva. Ponete in frigo fino al momento di servire.

Cosa faccio io:
- non uso cetrioli (verdura detestata in casa mia)
- dopo vari tentativi ho capito che il pane deve essere inzuppato in acqua freddissima, tenuto a bagno non più di 10 minuti e strizzato con tutta la forza che avete ( immaginando magari di strozzare qualcuno che detestate!). Insomma se il pane rimane intriso d'acqua potete aggiungere tutto il condimento che volete, ma la vostra panzanella non avrà sapore.
- Io uso tanto con pepe macinato al momento e foglie di basilico
- L'aceto è indispensabile, io non esagero con le dosi quando la preparo perchè preferisco aggiungerne altro al momento in cui la mangio.
- Indispesabile far riposare la panzanella in frigo un paio d'ore affinchè sia fresca ed anche per far amalgamare bene i sapori.


"L'insalata vuole un sale da un sapiente, l'aceto da un avaro, l'olio da un prodigo, rivoltata da un pazzo e mangiata da un affamato" (Il libro delle vera cucina fiorentina - Paolo Petroni)

.... ecco tranne che per l'aceto, sono d'accordo!

lunedì 7 gennaio 2008

La ribollita



Due gli ingredienti fondamentali di questo classico della cucina fiorentina: cavolo nero e pane toscano raffermo. Il pane poi è proprio fondamentale perchè può trasformare la vostra zuppa... in colla.
La ribollita è must in tutte le trattorie fiorentine, ogni famiglia ha la sua ricetta e le sue varianti, dipende molto dai gusti. E' un piatto antico, nato nelle campagne, dove il venerdì si preparava una zuppa con cavolo nero, fagioli, patate... quella che poi avanzata veniva ri-bollita appunto e servita il giorno dopo.
Potete prepararne anche in abbondanza come faccio io di solito e congelarla in porzioni... trovarla pronta da scaldare per cena quando fa freddo è veramente una gran cosa!

Ingredienti per 6 persone
400 gr. di fagioli cannellini secchi (oppure 1 Kg secchi)
un cavolo nero
mezza verza
3 mazzetti di bietola
3 pomodori maturi
2 gambi di sedano
2 carote
1 cipolla
1 porro
2 spicchi d'aglio
un rametto di timo
pane raffermo
olio d'oliva
sale & pepe

Cuocere i fagioli conservando l'acqua di cottura; frullare circa tre quarti di fagioli ed unire la purea ottenuta al resto.
In un tegame (possibilmente di coccio) piuttosto grande, scaldare circa 8 cucchiai d'olio e rosolare la cipolla tritata ed lo spicchio d'aglio. Aggiungere poi il sedano, le carote e il porro tagliati a fettine.
Fare insaporire un pò ed aggiungere i pomodori sbucciati a pezzetti, la bietola, il cavolo nero, la verza tagliati, il timo, sale e pepe.
Versate tutto il liquido dei fagioli nella pentola con le verdure e cuocere lentamente per circa un'ora. Se necessario aggiungere acqua tiepida durante la cottura.
A pochi minuti dalla fine aggiungere i fagioli interi.
Mettere sul fondo di una zuppiera il pane raffermo tagliato a fette e coprire con la zuppa. Proseguire fino ad esaurire gli ingredienti.
Servire con olio crudo.
E' ancora più buona il giorno dopo.

martedì 19 dicembre 2006

Crespelle alla Fiorentina


Ecco un classico della cucina fiorentina che ormai purtroppo è difficile trovare nelle trattorie.
La ricetta è tratta da "Il libro della vera cucina fiorentina" di Paolo Petroni... la mia bibbia della cucina toscana!
Così ho scoperto che Caterina de' Medici,sposando a soli 14 anni il futuro Enrico II,da buongustaia qual'era pensò bene di portare in Francia pasticceri e cuochi, che finirono per influenzare la cucina francese utilizzando prodotti nuovi, salse (una salsa che lei chiamava "colla" poi sarebbe diventata bechamelle) e piatti che prevedevano l'uso di spinaci proprio come queste crespelle... che sembrano proprio delle lontane antenate delle crepes...



per le crespelle:
100 gr. farina
2 uova
1 bicchiere di latte intero
50 gr. di burro
sale


per il ripieno:
300 gr. di spinaci
200 gr. di ricotta
2 cucchiai di parmigiano
1 uovo
noce moscata
sale & pepe


per il condimento:
50 gr. farina
50 gr. di burro
500 ml latte intero
3 cucchiai di salsa di pomodoro
sale & pepe


Lessare gli spinaci, strizzarli e tritarli finemente, mescolarli quindi con tutti gli altri ingredienti del ripieno e mettere da parte.
Preparare la pastella per le crespelle mescolando farina, uova, sale ed aggiungendo poco alla volta il latte ed il burro fuso. Lasciare riposare mezz’oretta quindi fare le crespelle utilizzando un padellino antiaderente (dovrebbero venirne 8).
Preparare la besciamelle utilizzando la farina, il burro, il latte e insaporite con sale e noce moscata. A questo punto riempire le crespelle con l’impasto e ripiegarle a portafoglio, sistemare in una teglia imburrata sovrapponendole leggermente. Ricoprire con la besciamelle e “macchiate" con un po’ di salsa di pomodoro. Fare gratinare in forno a 150° per circa 20 minuti.

domenica 26 novembre 2006

La bistecca alla fiorentina






Ecco qui il simbolo della gastronomia fiorentina, conosciuta ovunque è soprattutto protagonista di mille ricette di cuochi esperti... qual'è il segreto per cucinare a casa un'ottima bistecca? Come per tutte le cose semplici, il segreto non esiste... solo qualche consiglio.

La carne: vitellone, naturalmente razza chianina, ben frollata. La bistecca viene ricavata dalla lombata e comprende il filetto, il controfiletto ed il famoso osso a "T". Trovare un taglio così fuori Firenze è molto difficile.

Le dimensioni: La bistecca deve pesare almeno 800 gr. e dev'essere alta almeno 3 dita.


Cottura: sulla brace, naturalmente! Deve cuocere circa 6/7 minuti per parte e dev'essere salata e pepata solo alla fine. Niente olio.


La vera bistecca alla fiorentina deve avere una bella crosticina esterna, ma rimanere al sangue all'interno.
Come raccomandano molte trattorie fiorentine sul menù: non chiedete una bistecca ben cotta... piuttosto cambiate piatto!!!